Rolfing è educarsi al dialogo con il proprio corpo.

La carenza di informazioni e attenzioni riguardo il corpo umano durante gli anni di formazione scolastica è sorprendente, se consideriamo che il corpo è la “nostra Abitazione” per tutta la vita...

La carenza di informazioni e attenzioni riguardo il corpo umano durante gli anni di formazione scolastica è sorprendente, se consideriamo che il corpo è la “nostra Abitazione” per tutta la vita.

La maggior parte del nostro vivere quotidiano è coinvolto nella percezione esteriore del mondo esterno, attraverso gli organi di senso preposti alle funzioni della vista, udito, tatto, gusto, olfatto.

Da bambini siamo necessariamente impegnati nei molteplici rapporti con l ́ambiente esterno, poiché da questi dipende la nostra autonomia e identitá. L ́atto di erigersi senza aiuto e la locomozione sono conquiste fondamentali per af-fermare, in un mondo in continuo cambiamento, la nostra presenza.

A questo primo stadio segue l ́adattamento e l ́addestramento attraverso convenzioni sociali, canoni estetici, sports, mansioni lavorative.

L ́organismo che nel primo anno di crescita interagiva libero con il suo ambiente, viene oggettivato e ridotto a corpo da manipolare e addestrare con schemi prestabiliti, al fine di ottenere coordinazione, efficienza, gradevolezza estetica, competivitá.

Tutto quello che avviene all ́interno degli organi e nei centri emozionali del corpo é spesso represso o incanalato verso obiettivi im-posti ( la giusta postura) da convenzioni sociali e culturali.

Ne consegue una scissione tra impulsi, movimenti interni e le manifestazioni visibili all ́esterno, che risultano in croniche tensioni e restrizioni della mobilitá articolare e viscerale.

Muovendo e differenziando nelle sue parti il corpo, attraverso la guida attenta delle mani e la sensibile presenza del Rolfer, il cliente apprende a rilasciare le tensioni trattenute, aprendo la mente a nuove potenzialitá di movimento e salute.

All ́interno della corteccia cerebrale, assieme alle aree sensoriali e motorie, sono presenti aree associative che partecipano a processi intellettuali ed emotivi quali, memoria, emozioni, volontá, capacitá di giudizio,, tratti della personalitá. Negli attimi compresi tra stimolazione sensoriale e reazione corporea, le aree associative ” modellano “ la propria risposta che risulterá in una maniera di porsi nell ́ambiente nuova.

Gli automatismi acquisiti che consolidavano la struttura del fisico in quello che è stato, si sciolgono, nei loro elementi costituenti dando origine a nuovi schemi adeguati e piú salutari per LA NUOVA POSTURA.


I nostri corpi sono giardini di cui la nostra volontà è il giardiniere

W. Shakespeare - Othello